Performance "A mazon"
A mazon (dal greco Ἀμαζών senza seno) è ispirato alla PENTESILEA di Heinrich von Kleist che oppone al radioso mondo greco, la forza primigenia e anarchica dell’istinto, cerca di tradurre una narrazione mitica in movimenti del corpo. Gatta racconta l’attualità mitica del corpo presente, diviso tra macchina e organico, senza possibilità di sintesi, in cui le diversità di movimento sono la composizione di una macchina e la sua distruzione mediante l’insurrezione dell’organico. Il corpo unico è in perenne fuga dal suo ordine; Si assiste a tensioni e lotte per il possesso di qualcosa che non si vede e non si comprende, e forse non c’è. Il luogo del racconto è un contenitore angolare formato da una parete, in apparenza nera, trasparente e al contempo riflettente sospesa fino a terra e due schermi bianchi che si incontrano ortogonalmente sul pavimento. Come nel museo Louvre Lens di SANAA (Kazuyo Sejima & Ryue Nishizawa) trasparenza e riflessione sono la caratteristica primordiale dell’intero complesso architettonico dove l’immagine riflessa sulle pareti di alluminio, delle opere esposte e dei visitatori, instaura un particolare rapporto tra l’osservatore e l’oggetto così anche in A MAZON i danzatori sembrano specchiarsi e poi dissolversi come immagini sognate di notte e svanite di giorno. Il tutto reso ancora più suggestivo grazie al gioco luminoso di Marco Policastro che si integra perfettamente con il linguaggio coreografico, rivelando inaspettate sezioni di spazio. I suoni elettronici di Federica Italiano, le onde spezzate e le interferenze visive dei Quiet Ensable, la poesia sonora di Giovanni Fontana e la fotografia dell’artista Viola Pantano sono il giusto connubio che si sposa con l’aggressività muta di volti coperti, di copricapo bizzarri, di abiti strutture della stilista Maria Cristina di Castro. A mazon esige che lo spettatore si predisponga ad entrare nell’ottica di in una poetica plurilinguistica dove ogni linguaggio trova la sua legittimità nell’incontro con l’altro, non per propria incompletezza, ma piuttosto per quell’estrema rarefazione che permette di liberarsi da qualunque orpello e scendere al nucleo non ulteriormente divisibile. Se infatti si volesse – per concessione di un illegittimo arbitrio – individuare un tema, un centro coagulante che dia prospettiva alla geometria composita di questa rappresentazione, potremmo parlare di forze in guerra, di tensione all’attraversamento e all’impossibile possesso, potremmo parlare inoltre di desiderio colpevole e muscoli tesi a tragiche illusioni (danza d’amore e morte). COREOGRAFIA | ALESSIA GATTA MUSICHE ORIGINALI | FEDERICA ITALIANO DRAMMATURGIA E POESIA SONORA | GIOVANNI FONTANA DISEGNO LUCI | MARCO POLICASTRO SCENOGRAFIE | ALESSIA GATTA ARTISTA VISUALE | VIOLA PANTANO VIDEO INSTALLAZIONE | QUIET ENSEMBLE INGEGNERE | ALESSANDRO FANFARILLO COSTUMI | CRISTINA DI CASTRO COPRICAPI | SARA PALMISANI DANZATORI | ELEONORA COLASANTI, GIOELE COCCIA, GIOIA GIGLIO, LAURENT MINATCHY, KARIM BELHARCH, VIOLA PANTANO. Una produzione Ritmi Sotterranei / MDA produzioni danza. Martedì 17 febbraio, ore 17.30 Ingresso libero fino a esaurimento posti |
RITMI SOTTERRANEI / ALESSIA GATTA
(Italia) [RITMI SOTTERRANEI] contemporary dance company è una compagnia che si occupa di coreografia e performance. Nasce dall’idea di Alessia Gatta di mettere insieme un gruppo di artisti, con i quali dare forma a linguaggi espressivi di diverso tipo. Il punto di partenza è sempre stato pensiero/corpo/spazio. Pensiero inteso come concetto, coscienza, idee e desideri. Corpo inteso come insieme di funzioni dinamiche complesse. Spazio inteso come tutto ciò che ci circonda. Sin dalla fondazione nel 2002, Gatta ha creato produzioni di diverso genere; alcune di esse, come Sospeso tra le correnti (2008), Cemento (2011) e Amazon (2013) sono studiate per risiedere in contesti teatrali, altre necessitano di luoghi urbani che ne esaltino la vera essenza. Affascinate dalle sue performance, aziende come BMW Group Italia, Bags Entertainement, Natura&Architettura, Ideameeting, CORE, Musical Box, AltaRoma AltaModa e Istituto Quasar hanno commissionato a Gatta opere site specific. È proprio questa particolare attenzione per lo spazio una caratteristica predominante nei lavori della coreografa. L'interazione con l'ambiente circostante è stretta e fa riferimento a tutti gli aspetti della sua identità, dalla danza allo studio dell'architettura, dalla struttura spaziale alla cultura. Nella nostra cultura contemporanea, in cui tutti siamo soggetti a stimoli esterni intensi, la funzione di rifugio dello spazio architettonico diventa cruciale. Le sue opere, infatti, devono parte della loro imponenza ai luoghi che le ospitano. Opere pensate come strutture sotterranee che lottano per emergere dal suolo. L’esigenza di sprofondare per, poi, slanciarsi verso alto, oltre le ostilità del quotidiano. Non si tratta di uno stratagemma psicologico: è anche un modo per esplorare il vero significato dei soggetti dell’esposizione. L’impulso a creare nasce dal basso e dall’interno, per poi sfociare alla luce e aprirsi all’esterno, ma mai trascurando quelle che sono le origini del gesto. Per i loro progetti, Alessia Gatta ed i Ritmi Sotterranei, ricercano la “bellezza” sfiorando il sottile confronto tra danza e arte. “La danza può ritenersi completa solo quando interviene l’uomo che ne fa esperienza. Se non si varca la soglia del regno ambiguo dello spirito umano . . .felicità, affetti, tranquillità e tensioni, la danza non può realizzare la sua reale vocazione. E’ questo il vero territorio della danza, che resta, però, impossibile da formulare. Solo dopo aver speculato su entrambe le sfere del reale e dell’immaginario, la danza può esistere in quanto espressione e innalzarsi al rango dell’arte.” Alessia Gatta È risaputo che il cervello è una macchina meravigliosa e se c'è qualcosa che può superarla di sicuro risiede nell'insieme di più cervelli. Con questo presupposto le collaborazioni con altri artisti, come i Quiet Ensamble per le istallazioni multimediali, Viola Pantano per la Fotografia, Giovanni Fontana per la poesia sonora, sono testimonianza di una viscerale volontà di scambio. La compagnia dal 2014 ha intrapreso un percorso di collaborazione con MDA Produzioni Danza del maestro Aurelio Gatti, compagnia stabile di ricerca e produzione riconosciuta dal MIBAC - Ministero per i Beni e le Attività Culturali. LINKS http://www.ritmisotterranei.com/ |